Il Gran Premio del Giappone viene dominato dalla scuderia austriaca della Red Bull. Già nella mattinata giapponese, notte fonda italiana, era apparso chiaro che l’impresa sarebbe stata più che proibitiva per la Ferrari. E, infatti, dopo l’ampia pole position di Vettel, la Red Bull ottiene la vittoria con il pilota tedesco e il miglior tempo in gara con Webber (2°). Sul gradino più basso del podio sale Alonso che non è mai stato in lotta per una posizione più importante. Davvero sfortunati Kubica, che è costretto a fermarsi perché forse qualcuno non ha montato bene la ruota, e Hamilton, che, penalizzato, riesce a rimontare posizioni importanti ma deve accontentarsi del quinto posto per un problema al cambio. Nota di merito importante a Kobayashi che, sostenuto da un pubblico straordinariamente caloroso, guadagna 7 posizioni rispetto al via, compie cinque sorpassi straordinari e si concede anche di danneggiare la vettura.
In classifica Alonso (206 punti) è raggiunto al secondo posto da Vettel (206) e i due sono attardati di 14 punti dall’australiano Webber (220). Classifica costruttori: Red Bull 426 punti; McLaren 381; Ferrari 334.
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